Ci siamo. Si parte! Il 2 aprile, in tutte le librerie, il mio nuovo libro, edito da Rizzoli, “Il Buddha era una persona concreta”. Quando circa trent’anni fa mi sono avvicinato agli insegnamenti del Buddha lo ho fatto con lo sguardo del bambino curioso e anticonformista che da sempre mi accompagna. È stato così che a un tratto la mia irrequietezza infantile, il disagio di adolescente e di giovane uomo, prima studente poi giornalista, hanno trovato un felice sbocco negli stimoli del pensiero del Gotama. Non si è trattato di una soluzione definitiva e chiusa, ma di una nuova esperienza dinamica di meditazione, in continuo rinnovamento, che gli ha insegnato ad affrontare i problemi pratici con serenità ed equilibrio. Per me riflettere su temi universali come l’importanza dell’ascolto o la schiavitù delle emozioni, la compassione o lo stupore, è diventata in questo modo un’esigenza quotidiana e concreta, utile per consolarsi, elaborare un lutto o trovare le risorse necessarie a ribaltare una situazione sgradevole nel lavoro o nelle relazioni. Salvo poi scoprire tante analogie tra l’esercizio di questa filosofia orientale e quello che hanno invece sostenuto i pensatori in Occidente da Epicuro a Wittgenstein o che Woody Allen legge con occhio disincantato nelle sue nevrosi metropolitane. In #IlBuddhaeraunapersonaconc
Buona lettura. Spero vi piaccia!
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