Vivere, in sé, è semplicemente vivere. E non vuol dire solo soffrire. Nell’insegnamento buddhista si pone grande attenzione al tema del disagio. Perché è con questo che facciamo fatica a relazionarci. Il dolore è problematico e richiede un metodo per essere gestito e affrontato. É però interessante quanto spesso venga travisato il messaggio di questo percorso che ci richiede di abbracciare, dire si alla vita nella sua complessità. Ci mostra poi che l’origine dei nostri problemi risiede nel fatto di reagire di fronte agli eventi piuttosto che rispondere con saggezza e consapevolezza. Ci aiuta a vedere che c’è una via d’uscita dai vicoli ciechi dell’esistenza. Infine ci richiede di agire. Il problema esiste. É innegabile. Ma non siamo condannati a macerarci per tutta la vita. La sofferenza si può affrontare, ci si fa i conti e, in definitva è superabile. Un messaggio di speranza.