Gotama sosteneva che la cura (Appamada) è come l’impronta dell’elefante che è tanto grande da contenere quelle di tutti gli altri animali. Così la cura è la più grande di tutte le virtù perché contiene, in sé, tutte le qualità che ci consentono di fiorire autenticamente come esseri umani. Questo è, di conseguenza, il punto di partenza per la realizzazione di un contesto relazionale capace di trasformare non solo l’individuo ma anche la società. Questi contesti etici e di pratica diventano così luoghi di immanenza etica dove consentire alla compassione di diventare azione e pensare e progettare la nuova “sangha society”