Un detto zen recita: «Quello che gli altri buttano via, lo Zen lo utilizza» – i maestri zen erano saggi e sapevano che non si può evitare la parte difficile della vita. Le esperienze che normalmente consideriamo negative possono essere un’ottima opportunità per crescere, per cambiare, per diventare più autentici, per essere meno “agganciati” agli alibi, ai meccanismi mentali, alle abitudini reattive. Si può imparare a trasformare la parte dolorosa e farla diventare materiale di lavoro, di pratica, la trasformandola nel sentiero. Un primo passo sta nel celebrare tutto, con cuore aperto. Perché solo dal fango nasce il fiore di loto.