Vi è mai capitato di arrivare ad un punto morto, di fronte ad una scelta davvero complicata, che mette in discussione i vostri principi al punto da non vedere via d’uscita se non quella di arrendersi? Immaginate quando le nostre scelte implicano una responsabilità sulla vita di altre persone quanto diventa gravoso. Ma anche in situazioni ben più semplici e quotidiane ci troviamo letteralmente bloccati. E dunque che fare? Ogni momento è unico e irripetibile e il corpo ce lo insegna. Allo stesso modo ogni situazione è unica e irripetibile e non esiste risposta che vada bene sempre e comunque. Una strada è quella dell’equanimità per non aggravare col nostro vissuto emotivo una situazione che già, di per sé è fonte di disagio. Ovviamente, più la nostra decisione comporta sofferenza per l’altro, più è arduo capire da che parte stare. Se proprio non riusciamo ad agire per il bene di quella persona, perlomeno evitiamo il male.