Il termine Dukkha include lo stato di disagio dell’individuo. Di questo si tende a prendere in considerazione più che altro l’aspetto personale focalizzandosi sull’impegno che ciascuno mette nella pratica. Ma qual è il confine tra disagio sociale e dimensione individuale? E nel caso, è possibile introdurre il disagio come parametro per rintracciare una via per cercare nuovi mezzi in grado di rispondere alle problematiche poste dalla globalizzazione? Questi i temi al centro di un libro che stiamo scrivendo con Massimo Picaro Paradiso e Stefano Ventura. Un saggio che cerca di creare un ponte tra l’etica del Buddha e della democrazia occidentale, da Bauman a Buddha.